Come funzionano i finanziamenti per comprare farmacie
"Ho prestato diecimila dollari ad un amico che ne aveva bisogno per sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica. Purtroppo adesso non lo riconosco più."
Ecco allora come funzionano i finanziamenti per comprare farmacie
Rilevo spesso, tra le persone interessate a comprare una farmacia, poca dimestichezza in materia di finanziamenti. Cerco quindi di dare il mio piccolo contributo sperando di fare un poco di chiarezza.
E’ normale aver bisogno di un finanziamento
Nelle compravendite di farmacie ci si ritrova a parlare molto spesso di valori e importi considerevoli ed è normale per i compratori aver bisogno di un finanziamento.
Cessione ramo d’azienda o quote di società, cosa cambia.
Non è la stessa cosa se si tratta di comprare una farmacia in forma di ditta individuale o se si tratta di comprare quote di una società a capo di una farmacia, indipendentemente dal fatto che si compri l’intero capitale sociale o una parte di esso.
L’argomento è abbastanza complesso e nel caso delle società si dovrebbe fare una distinzione tra l’acquisizione di quote di una S.n.c. o di una S.a.s. e l’acquisizione di quote di una S.r.l..
Nelle prime la responsabilità dei soci (solo gli accomandanti per le S.a.s.) è personale e illimitata, mentre per le S.r.l. la responsabilità, lo dice il nome, è limitata ed è limitata unicamente al capitale sociale. In quest’ultimo caso, solitamente, le banche per concedere prestiti chiedono garanzie aggiuntive.
Come scrivevo è complesso e sono disponibile per spiegare meglio a chi fosse interessato e mi vuole contattare direttamente nella massima riservatezza.
Cosa chiedono gli istituti di credito
In generale, e per tutti, pare evidente che la prima preoccupazione di chiunque presti denaro a qualcuno è quella di assicurarsi che il prestito torni indietro al legittimo proprietario, nel tempo stabilito e naturalmente incrementato del giusto interesse.
Ecco perché fa ridere la battuta dell’attore americano Emo Philips e la cito per alleggerire, con un sorriso, un argomento altrimenti un po’ ostico.
Una battuta per ridere un po’
“Ho prestato diecimila dollari ad un amico che ne aveva bisogno per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica. Purtroppo adesso non lo riconosco più.”
(Emo Philips) Attore
Ma, al di là delle battute, vediamo in concreto il caso più semplice, quello cioè di chi intenda comprare una farmacia in forma di ditta individuale accedendo anche ad un mutuo chirografario, cioè rilasciato solo con la firma del mutuatario, senza bisogno di fornire garanzie reali.
La faccenda dei “flussi di cassa”
La prima preoccupazione della banca o della finanziaria, dicevo, è quella di prestare una cifra a qualcuno che sia poi in grado di restituirla.
Pertanto l’ovvio ragionamento che fanno tutti gli istituti di credito è che, analizzando il bilancio, deve risultare che la farmacia in questione abbia prodotto in passato “flussi di cassa”- così li chiamano – sufficienti a coprire le spese ordinarie della farmacia, a far vivere il titolare dignitosamente e, non ultimo, a coprire la rata mensile del mutuo comprensiva degli interessi.
Se i flussi di cassa non fossero sufficienti sarà comunque possibile finanziare un importo minore, calcolato in modo tale che la rata risultante sia sostenibile per la farmacia in base a quanto scritto sopra.
Quali sono i parametri da rispettare
Vi sono parametri ormai abbastanza consolidati e che derivano dai margini medi del settore delle farmacie che fanno supporre sostenibili, ai bassi tassi attuali d’interesse, i finanziamenti che non superano il 70% o massimo 75% del volume d’affari della farmacia in questione.
Vediamo un esempio : Se la farmacia ha un giro d’affari di 1.000.000 al netto dell’iva probabilmente sarà finanziabile per circa 700.000 o 750.000 euro in 10 o 15 anni. Il resto dei soldi per comprarla lo deve mettere di tasca propria il compratore.
Per farmacie in vendita con valori diversi fate le debite proporzioni.
Un pensiero – errato – che fanno in molti.
Non pensate di poter chiedere finanziamenti a due o più istituti di credito contemporaneamente per raggiungere la cifra che volete, non funzionerebbe. Anzitutto non sareste in grado di pagare le rate e, ancor prima, non vi verrebbero concessi; le banche si parlano tra di loro e sanno se avete altri debiti o mutui in essere con qualcuno.
A proposito se non sapete a chi rivolgervi potete provare a sentire, oltre che la vostra banca di fiducia, anche:
anche se conviene rivolgersi agli istituti di credito solo dopo aver individuato la farmacia da comprare perché la prima cosa che chiedono sono i bilanci della farmacia da finanziare per valutarne, come dicevo prima, i flussi di cassa.
Una questione d’equilibrio
Da ultimo, ma non come cosa meno importante, consiglio di diffidare da chi offre finanziamenti che vanno oltre i parametri citati; potrebbe sembrare che vi stiano facendo un piacere o un regalo (vedi qui cosa penso dei regali) ma poi sareste voi in difficoltà a restituirli, a meno che non abbiate altre entrate sicure, costanti e durature, per 15 anni, da potere destinare a ciò. Come spesso accade anche in altri ambiti, è una questione d’equilibrio.
Le garanzie reali
Dovrebbe essere chiaro a questo punto che, in assenza di altre entrate sicure, non servirebbe nemmeno mettere in campo immobili a garanzia o istituire ipoteche su altri beni, questi potrebbero garantire la banca ma non servirebbero a pagare la rata mensile e rischiereste, alla fine, di perdere le garanzie fornite.
Come sempre, per concludere e in poche parole
Pare chiaro che parlo contro il mio interesse di venditore di farmacie; in teoria, pur di vendere, dovrei dire che non ci sono problemi se trovate chi vi finanzia il 100% dell’importo, tanto poi nei guai ci siete voi, ma così non è, penso di averlo spiegato e se non fosse chiaro scrivetemi.
Io non lavoro in questo modo, magari venderò qualche farmacia in meno ma voglio dormire sereno la notte.
Una battuta finale
Per chiudere con una battuta, come di consueto, in relazione alla citazione d’apertura:
Meglio vivere sereni e poter girare a testa alta che essere costretti ad una plastica facciale per non essere riconosciuti dalla propria banca.
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P.Iva e C.F. 09550310966
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